Il Sexting, il cui termine deriva dall’unione delle parole inglesi “sex” (sesso) e “texting” (pubblicare testo), è un nuovo fenomeno che si caratterizza per l’invio e/o la ricezione e/o la condivisione di testi, video o immagini sessualmente esplicite/inerenti la sessualità.
Il Sexting consiste nello scambio di messaggi sessualmente espliciti e di foto e video a sfondo sessuale, spesso realizzate con uno smartphone o nella pubblicazione tramite la rete internet, attraverso chat, social network e varie app.
Il fenomeno è particolarmente pericoloso quando riguarda ragazzi molto giovani, poco consapevoli delle conseguenze di questo comportamento.
Spesso tali immagini o video, anche se inviate ad una stretta cerchia di persone, si diffondono in modo incontrollabile e possono creare seri problemi, sia personali che legali, alla persona ritratta.
Il Sexting è un processo tanto ludico quanto pericoloso; spopola tra gli adolescenti, che ignari dei forti segnali promossi dalle new technology, si ritrovano coinvolti in contesti e situazioni erotico-sessuali spesso più grandi di loro.
Esso rappresenta un fenomeno di massa che ha il suo punto debole nella mancanza nei giovani di un’educazione all’affettività e alla sessualità.
I giovani, con gli scambi virtuali, non danno valore affettivo al proprio corpo, che lo vedono come oggetto di scambio. Con la crescita non c’è una visione affettiva della sessualità, essa diviene annoiante e alla fine diventa satura, portando i giovani alla ricerca continua di stimoli.
La Sessuologia interviene sul processo del Sexting, attraverso percorsi di educazione sessuale in senso affettivo. Le scuole dovrebbero essere il primo canale educativo, però l’ambiente culturale, politico, religioso italiano rappresenta un ostacolo all’introduzione di una legge per l’educazione sessuale nelle scuole, a differenza dell’Europa.
E’ importante che nelle scuole sia trattata l’educazione sessuale in maniera aggiornata, soprattutto oggi che le vite dei teenager sono dominate dalla tecnologia.
L’azione della Sessuologia è indirizzata anche ai genitori, i quali sono poco consapevoli del sexting dei propri figli; con smartphone e tablet, connessioni veloci, gli occhi dei genitori sono lontani, la libertà è totale e il gioco è presto fatto.
I ragazzi lo vedono proprio come un gioco, mentre le ragazze lo vedono come un modo per accrescere la propria autostima.